Caratteri eco-climatici

Dati climatici

Dal 2006 al 2012 sono stati raccolti dati su temperatura e umidità di aria e suolo. Dal 2012 al 2016 la strumentazione ha subito diversi danneggiamenti causati da eventi atmosferici. Tali dati sono  sotto procedura di validazione  e saranno disponibili nel sito "Sezione Metadati Torricchio", attualmente in costruzione.

Dall'ottobre 2016 la strumentazione meteo è stata rinnovata prevedendo tre stazioni: una sul versante esposto a sud-est, una sul fondo valle e una sul versante esposto a nord-ovest. I parametri misurati sono: Temperatura e umidità di aria e suolo, direzione del vento e pluviometria.

Dati climatici storici

Non avendo in passato alcuna disponibilità di dati in loco dei parametri fisici che permettono l’analisi dei caratteri climatici del territorio della Riserva naturale di Torricchio, faremo riferimento, a titolo di confronto, ai dati raccolti in stazioni vicine (Tab. 2, 3) e alle classificazioni climatiche e fitoclimatiche più conosciute.

Dai valori desunti dalla "Carta delle temperature medie annue vere in Italia per il triennio 1921-1950" l’area della Riserva è compresa tra le isoterme di 10° e 11,1°, mentre riguardo alle piogge la "Carta delle isoiete della precipitazione annua media del trentennio 1921-1950" indica per tale territorio una piovosità media annua compresa tra i 1200 e i 1300 mm (dove i valori più elevati debbono ritenersi validi per la parte più alta del Monte Fema).

Tab. 2 - Precipitazioni medie mensili ed annue (1921 - 1950).

Località

quota

G

F

M

A

M

G

L

A

S

O

N

D

ANNUE

Appennino

798

99

117

80

104

104

78

38

44

86

132

136

131

1149

Giulo

903

105

118

178

111

101

78

39

39

93

102

113

114

1091

Tab. 3 - media dei giorni piovosi (1921 - 1950).

Località

quota

G

F

M

A

M

G

L

A

S

O

N

D

ANNUE

Appennino

798

10

9

8

10

11

7

3

4

7

9

11

11

100

Giulo

903

11

10

9

10

10

7

3

4

7

9

10

11

101

Dal punto di vista fitoclimatico è indicativa la distribuzione della piovosità e dei giorni piovosi nel corso dell’anno in quanto presenta un’accentuata diminuzione nel periodo estivo. Nel mese di settembre si nota un rapido aumento delle precipitazioni, che provoca quasi sempre una seconda ripresa vegetativa che risulta particolarmente rigogliosa nei prati falciabili di fondovalle.

Considerando la carta bioclimatica della zona mediterranea dell’UNESCO-FAO (1963), che suddivide il clima in base all’indice xerotermico (il quale tiene conto di numerosi fattori climatici quali i giorni di pioggia, di rugiada, di nebbia e di umidità relativa) la Riserva naturale di Torricchio rientra nella fascia a clima axerico temperato con periodo subsecco; facendo invece riferimento alla classificazione fitoclimatica del Pavari (1916), che rientra tra quelle elaborate ai fini di un inquadramento climatico ed analogico della vegetazione forestale, possiamo dire che la riserva rientra in parte nella zona del Castanetum (fascia dell’Orno-ostrieto) e in parte in quella del Fagetum. (boschi a dominanza di faggio).

Un recente studio che ha introdotto nuovi metodi per la delimitazione geografica dei tipi fitoclimatici, ha presentato una mappa della distribuzione delle fasce fitoclimatiche della regione Marche; la carta prodotta, che è stata costruita prendendo in considerazione il calcolo di alcuni indici climatici secondo le concezioni di Rivas-Martinez, inserisce il comprensorio della Montagna di Torricchio nel tipo C, che comprende la fascia montana inferiore (C1) e la fascia montana superiore (C2).

Stato 1976; Francalancia.