Aree permanenti di studio.
Nella riserva sono presenti circa 86 ettari di bosco ceduo, con piccoli nuclei di alto fusto; in essi è stato avviato un monitoraggio degli aspetti evolutivi naturali dei cedui a dominanza di faggio (Fagus sylvatica ) all’interno di due aree permanenti. Dal primo inventario strutturale emerge che nelle faggete il processo dinamico attualmente in corso è determinato dal normale accrescimento, essendo già superata una delle fasi di mortalità selettiva. Nel ceduo invecchiato il sorbo montano (Sorbus aria) è ben inserito nelle chiarie grazie al suo carattere pioniere; in tutti i casi le dimensioni della ceppaia condizionano inoltre direttamente il numero di polloni attecchiti e l’altezza raggiunta dal dominante. Altre aree permanenti di studio sono state fissate dal 1986 nei prati cespugliati, per studiare i processi della successione secondaria sui pascoli abbandonati con particolare attenzione a Cytisus sessilifolius. Dalle ricerche in corso emerge il comportamento particolare di tale specie che forma molti arbusteti nelle più diverse situazioni senza però promuovere successivi sviluppi della vegetazione in tempi brevi.